L'indagine narrativa by Federica Ucci

L'indagine narrativa by Federica Ucci

autore:Federica Ucci [Ucci, Federica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Homeless
pubblicato: 2021-01-19T23:00:00+00:00


Bisogni complessi

in una realtà complessa

Ciò che caratterizza la sociologia clinica non è il fatto di occuparsi di problemi sociali, ma il modo in cui lo fa: i problemi di cui si occupano i sociologi non clinici sono generalmente macro-problemi, mentre quelli oggetto dell’attenzione dei sociologi clinici hanno una portata più circoscritta (anche se spesso sono a loro volta manifestazioni specifiche di macro-fenomeni); la loro trattazione prevede un’interazione diretta tra ricercatore ed attori sociali coinvolti, interazione finalizzata a cercare una soluzione operativa del problema.

Cosa intendiamo per problema sociale?

In primo luogo, la chiave per definire cosa sia un problema è la sofferenza e, quindi, soggettivamente come esso viene avvertito.

È una situazione di sofferenza quella che induce gli interessati a rivolgersi ad istituzioni sanitarie, così come è una situazione di disagio quella che provoca comportamenti collettivi disfunzionali rispetto all’ordine sociale, suscitando così allarme o fra i diretti interessati o fra gli attori sociali contro-interessati.

Utilizzando sofferenza e disagio come sintomi possiamo quindi inferire l’esistenza di un problema (sanitario o sociale).

Mentre in medicina e psicoterapia si interviene sulle situazioni di disagio, in sociologia clinica gli attori possono essere anche coloro che non vivono direttamente il disagio primario (es. disoccupazione, carenze educative o sanitarie eccetera) bensì quelli che vivono il disagio derivato dal timore che gli altri possano, reagendo direttamente al loro disagio primario, mettere in crisi gli equilibri sociali che essi intenderebbero, invece, conservare.

All’interno di una società complessa come quella in cui viviamo, il bisogno di cui è portatrice l’utenza non può che essere altrettanto complesso e letto non solo dal punto di vista clinico, ma anche da quello psicologico, sociale e relazionale/partecipativo.

Il professionista deve dunque pensare in maniera articolata, nel senso che non vanno considerati soltanto l’individuo e il suo ambiente, il territorio o l’organizzazione ma si devono sviluppare anche connessioni e relazionalità tra questi diversi sistemi.

Alla luce di ciò, dunque, la professione del sociologo e dell’operatore sociale impegnati sul campo è in continua ridefinizione.



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